La casa delle voci
Donato Carrisi
Longanesi, pubblicato nel Dicembre 2019
400 Pagine
Il maestro del thriller italiano è tornato tra noi anche quest'anno con un nuovo libro - La casa delle voci - che esce proprio oggi, 2 dicembre, in libreria.
Una storia nuova. Una storia indipendente. Una storia che fa sentire l'esigenza di leggerla fino alla fine e che, anche una volta terminata, rimarrà nella vostra testa per molto, molto tempo.
Siete pronti ad entrare nella Casa delle voci?
Non vedo nulla. La prima sensazione è il richiamo di un campanello. Come quelli che si mettono al collo dei gatti - un campanellino . Ma questo non è al collo di un gatto. È su di me, legato con un nastro di raso rosso alla mia caviglia di bambina.
Pietro Gaber, noto come "L'addormentatore di bambini" è uno psicologo infantile specializzato in ipnosi, ed è uno dei migliori nel suo campo. I bambini che ha in cura sono spesso fragili, traumatizzati e segnati da un passato già, purtroppo, molto crudele.
Pietro ha sempre e solo lavorato con i bambini, e quando riceve una chiamata da parte di una collega che gli chiede di esaminare il caso di Hanna, Pietro è molto titubante. Sì, perché Hanna è un'adulta ed è convinta di aver commesso un'azione atroce nel suo passato, un omicidio, ed è solo Pietro, attraverso l'ipnosi, che potrà aiutarla a ricostruire i frammenti della sua memoria per capire cosa è reale e cosa immaginazione.
Carrisi è un autore dalle innumerevoli doti. È un narratore che, proprio come il protagonista del romanzo, ti ipnotizza con le sue storie sempre innovative, e tra tutti, il suo potere più grande è quello di suggestionare il lettore. È in grado di spaventare e di far provare una costante sensazione di inquietudine pur non trattandosi di un romanzo dell'orrore. Durante la lettura infatti non mancano momenti in cui vengono i brividi alla pelle solo leggendo le sue parole, e spesso in questo libro ci siamo trovate addosso la sensazione di sentirci osservate.
La casa delle voci non è un horror, ma la paura che inconsciamente provoca è reale.
Per suscitare tutto questo Carrisi si serve di pochi ma efficaci elementi, che hanno a che fare con la mente umana: psicologia, ipnosi, traumi da sanare e il passato da riportare alla luce. Accanto a questi, i protagonisti sono ancora una volta ricchi di sfumature tutte da conoscere, e il mondo dell'infanzia è la cornice da cui parte per raccontare la storia.
Nessuno ascolta ciò che i bambini hanno da dire.
Ed è proprio attorno a questo che ruota tutto il romanzo. E se è tanto affascinante e inquietante il mondo dell'infanzia, in un romanzo thriller, lo è ancor di più se affiancato dall'ipnosi. In uno stato di semi incoscienza tutto ciò che può succedere è totalmente imprevedibile, nessuno può saperlo, nemmeno il soggetto stesso.
Carrisi in questo romanzo gioca con uno dei sentimenti primordiali, la paura, e se quello che stiamo leggendo sembra talmente strano da sembrare paranormale, alla fine tutto troverà una spiegazione, forse.
Carrisi ci ha abituato a finali che ribaltano situazioni, che spiazzano e che quasi obbligano a rileggere i suoi libri per comprenderli meglio. I suoi finali o li si ama o li si odia. C'è chi si innervosisce, chi non li accetta e chi va in cerca di spiegazioni, personalmente noi adoriamo la sensazione che l'autore ci fa provare, quella sensazione che ti fa sentire sospeso. Come Carrisi stesso ha più volte affermato, lui non vuole dare tutte le risposte, ma vuole che sia il lettore a trovarle. Gli elementi sono tutti lì, sta a noi metterli insieme.
Geniale, da leggere!